SOLO ELETTRICA: 2 MOTORI DA 170 E 220 CV ED AUTONOMIA FINO A 620 KM
“Voitures à vivre”, questo il nuovo mantra che identifica l’ultima generazione della Renault Scénic, un’auto nata per la famiglia, pratica, capiente, elettrica e: riciclabile. Esatto, quest’auto è riciclabile al 90% dei componenti, proprio tutti i componenti, alluminio e batterie comprese. Scénic è l’acronimo di “Safety Concept Embodied in a New Innovative Car” e mantiene fede all’impegno preso nel lontano 1996 (da allora ne girano più di 5,3 milioni), sposando il concetto di auto pratica e capiente. Questa nuova generazione, infatti, resta compatta per dimensioni, ma con un passo importante e le ruote spostate agli angoli estremi della carrozzeria, per massimizzare lo spazio interno: lunghezza 4,47 metri e passo di 2,78 metri (+ 10 cm rispetto a Mégane E-Tech Electric), con un bagagliaio da 545 litri a sedili posteriori su, per arrivare a 1.670 abbattendo tutto e con un pianale di carico completamente piatto. C’è anche un nuovo bracciolo posteriore definito “Ingenius”, che si tira su scomparendo tra i sedili, ma quando è abbassato offre fino a 3,6 litri di vani ed in più ha dei fermi, per reggere un tablet di dimensioni generose. L’auto, in quanto a conformazione, inutile negarlo, strizza l’occhio all’universo Suv, d’altronde, con le elettriche, questa tipologia è quanto mai vincente, in quanto offre tanto spazio per il pacco batterie. Il look è quello della concept-car Scénic Vision, svelata nel 2022, caratterizzato da una nuova mascherina frontale e nuova firma luminosa. Arriviamo al sodo, gamma motori ed autonomie: motore da 170 Cv, per 280 Nm di coppia massima, capace di uno 0-100 da 9,3 secondi, accoppiato ad una batteria da 60 kWh, con un’autonomia di 420 km, secondo protocollo Wltp; motore da 220 Cv, con 300 Nm di coppia massima, per uno 0-100 da 8,4 secondi, accoppiato ad una batteria da 87 kWh e fino a 620 km di autonomia (sempre Wltp). Motori e batterie sono prive di terre rare e queste ultime sono al “Nichel, Manganese, Cobalto”, composte da 12 moduli (facilmente sostituibili e riparabili), realizzate con LG. Si tratta di elementi climatizzati e dotati di sistemi di sicurezza, che in caso d’incidente, consentono facilmente di azzerare il voltaggio, oltre ad un rapido e sicuro intervento di tecnici e eventualmente dei vigili del fuoco (c’è anche un QR Code incollato al parabrezza per le istruzioni). Resta il classico sistema “Multi sense”, che consente di settare l’auto in varie modalità di guida e di personalizzare molti parametri degli interni (come la luminosità) a piacimento. La Scénic è una delle poche auto, in grado di ricaricare fino a 22 kWh in corrente alternata: la 60 kWh ricarica in continua fino a 130 kWh e quella da 87 kWh fino a 150 kWh e si parla di 2 ore di autonomia autostradali (non sono poche), con mezz’ora di ricarica. Giusta precisazione, quella di Renault: con l’elettrico è più giusto parlare di tempi, che di km. Degno di nota l’enorme tettone in cristallo oscurabile a comando, suddiviso in due sezioni. L’intelligenza artificiale è ai massimi livelli, c’è anche il “Safety Coach”, che oltre ad agire, dispensa consigli di guida, udibili da tutti gli occupanti. L’infotainment è gestito dal sistema multimediale OpenR Link, con Google integrato, basato su Android Automotive 12, che offre già 50 App disponibili. Vari i settaggi offerti per la guida, ma ne parleremo più diffusamente, dopo aver provato l’auto. Un’ultima cosa: il Vsp (Vehicle Sound for Pedestrians) è affidato al brano “Crystal Garden”, tratto dall’album Oxymore, del noto musicista Jean-Michel Jarre.